3 marzo ore 19:30

“Saloni delle Feste” di Palazzo Imperiale,

piazza Campetto 8A – 16123 Genova

La Linfa: il segreto dei segreti

Una storia d’amore per la Scienza e per la Medicina nel rapporto tra Maestri ed Allievi del ‘600

 

Relatore
Dott. Alberto Macciò 
Specialista in Chirurgia Generale, Perfezionato in Microchirurgia e Linfologia.
Esperto in malattie della circolazione linfatica e grande appassionato di Storia della Medicina
È Membro del Comitato Esecutivo della Società Europea di Linfologia e Presidente LymphoLab
Nel 2017 è stato nominato Socio Corrispondente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma
Attualmente oltre che del proprio Centro Medico Linfologia.it (L.it) a Savona è Responsabile della LINFOLOGIA presso l’HUMANITAS Gavazzeni e Medical Care.

 

Scriveva Thomas Mann
nel suo libro ‘La Montagna incantata’ :

 “La Linfa è il prodotto migliore, il più segreto e delicato di tutto il lavorio del corpo. Si parla sempre del sangue e dei suoi misteri, lo si chiama umore speciale, ma è la Linfa il vero umore degli umori, l’essenza, il succo del sangue, una grande e deliziosa forza”

La nostra serata tratterà di maestri del passato come Gaspare Aselli e dei suoi allievi, tra questi Alessandro Tadino di cui sono famose le memorie sulla Peste a cui si ispirò il Manzoni per i Promessi sposi.
Possiamo definire quella di Gaspare Aselli, cerusico-anatomista italiano del XVII secolo, una storia di amore per la scienza e per le ricerca ma anche un storia  di amicizia e rispetto tra Maestro ed i propri Allievi.

Aselli nacque a Cremona nel 1581 da una nobile ed agiata famiglia. ben presto scoprì il proprio amore per le scienze naturali e, dopo aver compiuto studi di lettere e filosofia nella propria città natale, ancora giovanissimo si laureò in Medicina all’Università di  Pavia.
Si trasferì poi a Milano (che poi gli conferì anche la cittadinanza onoraria) e fu nominato Primo Chirurgo degli Eserciti Spagnoli in Italia (1612-1620).
Nel 1624, dopo che i suoi lavori si diffusero nella Comunità Scientifica, ebbe l’incarico di Professore all’Università di Pavia.
Rimase appunto famoso per il suo testo De Lactibus sive  Lacteis Venis Quarto Vasorum Mesaraicorum genere – Novo Invento (1627) dove appunto descrisse la  sua esperienza sulla dissezione anatomica dei vasi chiliferi nell’animale.
Prima di lui, in realtà, queste strutture anatomiche furono già ampiamente descritte; si dice infatti che già Ippocrate ne fece menzione (R. Kapferer, 1951 – F.Perazzi, 1961)  e poi sicuramente Erasistrato che visse nel III sec. a.C. ne dette una sommaria ma precisa descrizione, mentre a seguire ancora altri importanti nomi nella storia della medicina, quali Plinio il vecchio e Galeno, dedicarono alcuni dei loro studi e delle loro riflessioni proprio a queste strane strutture anatomiche.
Per capire quanto la miccia accesa da Aselli fu da spunto per molti altri studiosi basti pensare che nel Experimenta nova anatomica (1651) Jean Pecquet descrisse le stesse osservazioni fatte da Aselli nell’animale anche negli esseri umani.
Nel 1625, all’età di 44 anni, Aselli morì e fu sepolto nella chiesa di S. Pietro Celestino (Milano).

Sulla sua lapide venne scritto: “Al compianto Gaspare Aselli, uomo per soavità di costumi incomparabile, …. Alessandro Tadino e Senatore Settala del collegio dei nobili di Milano, filosofi e medici, all’ottimo amico mestissimi posero” – XXIV aprile MDCXXVI
Ed è proprio in ricordo di questi esimi Colleghi, fedeli e devoti allievi del Maestro, che si parlerà del Padre della Linfologia.
Furono infatti gli allievi a far pubblicare postume le osservazioni di Aselli nel 1627 nel De Lacteis Venis; senza questo loro gesto e senza il loro incondizionato riconoscimento ne avremmo perso memoria e probabilmente avemmo dovuto aspettare  prima di raggiungere lo stesso livello di conoscenza.
Sia questo di monito per i Maestri di Scienza e di Vita che dovranno dunque tenere in massima considerazione i propri Allievi perché sarà attraverso loro che verrà tramandata la passione ed il preciso lavoro scientifico a futura e quindi indelebile memoria.

Presso i bellissimi Saloni di Palazzo Imperiale seguirà alla nostra dissertazione una cena su ricette del 1600, “ANTIQUAE CENA DETOX … o forse no?” nella quale saranno serviti piatti ispirati ad originali di ricette rinascimentali, tra le quali Gelato Nostradamus, appositamente ideato per la serata da Marco Venturino (dei giardini di marzo di Varazze, primo classificato nel ranking mondiale) e legato ad una antica ricetta usata proprio dal noto apotecario francese durante un suo soggiorno in quel di Savona nel ‘500.

Ci stupirà il finale in un crescendo di sorprese!

Con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri delle Province di Genova e Savona

per informazioni e prenotazioni: eventi@salonidellefeste.com

oppure direttamente sul sito dei Saloni delle Feste