I robot marini e l’esplorazione polare

Primo appuntamento del ciclo UN CALICE DI SCIENZA

l’evento si è svolto mercoledì 9 marzo, ore 17.30 – 20

La robotica è il futuro delle discipline ingegneristiche e più o meno silenziosamente sta entrando in tutti gli ambiti della nostra vita. Un mondo dominato dalle macchine spesso spaventa, ma questo scenario non è realistico. Il robot è un compagno che aiuta l’uomo a migliorarsi e a migliorare il mondo in cui vive. Da molti anni il gruppo di robotica dell’attuale Istituto di Ingegneria del Mare del CNR crea ed utilizza robot marini per esplorare il mondo intorno a noi e capire come esso sta cambiando anche per effetto dei cambiamenti climatici. Per fare questo il CNR si è spinto in ambienti estremi dove i robot hanno aiutato i ricercatori a raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Dai ghiacciai del Polo Nord alla banchisa del Polo Sud, dalle zone vulcaniche alle profondità dei mari, non c’è un limite per la robotica.

Angelo Odetti,

Ph.D., Ingegnere Navale. Dal 2011 si occupa di ricerca. Inizia la sua carriera lavorando e brevettando nuovi concetti per le tecnologie Hovercraft nell’ambito di un progetto EU. Nel 2013 è entrato a far parte del CNR come ricercatore associato e dal 2020 è ricercatore presso l’Istituto di Ingegneria del Mare. La sua linea di ricerca si basa sull’ideazione e sviluppo di veicoli di nuova concezione per l’accesso in aree remote e pericolose. È il progettista di diversi veicoli robotici subacquei (ROV-AUV): e-URoPe, P2ROV, PROTEUS e Blucy, del veicolo di superficie SWAMP e di strumenti, campionatori e manipolatori robotici. Con PROTEUS ha preso parte a due campagne scientifiche robotiche a Ny-Ålesund nell’arcipelago delle Svalbard nel 2017 e nel 2018 finalizzate al campionamento nello specchio d’acqua antistante i ghiacciai di marea. Se tutto va bene nel 2022 prenderà parte a due nuove campagne scientifiche in Artico e ad una campagna in Antartide. È autore di più di 50 pubblicazioni su riviste/conferenze internazionali.